Giornata Ecologica Grotta Sant'Umile
“Il signore aveva fatto dono a fra Umile di pregare con fervore e, perché questa inclinazione divenisse perfetta nel quotidiano, gli aveva fatto scorgere un luogo in cui la preghiera sarebbe potuta diventare intimissima. Mentre lavorava, nell’orto del convento, un giorno, intravide in un angolo un’antica grotta. Stava pulendo dai rovi e dalle spine quello spazio quando si accorse che in fondo a questa caverna scorreva dell’acqua limpida. Fra Umile, che pur non avendo molta cultura era un attento ascoltatore, si ricordò di aver sentito in coro i racconti degli antichi profeti, dei padri della chiesa e dei santi che amavano nascondersi in questi luoghi segreti e bui per pregare il Signore. Lo stesso S. Francesco prediligeva salire sul monte della Verna, dove abbondavano gli incavi nelle rocce, per pregare nelle spaccature della terra. Fra Umile iniziò a frequentare questa grotta seguendo l’esempio dei più alti mistici ed esso divenne il luogo di dolcissimi privilegi. Naturalmente, le tentazioni e le difficoltà umane lo accompagnavano fin dentro la caverna: la vittoria su di esse santificò questo luogo che, nel tempo, con l’acqua che ne sgorga, si è dimostrato fonte di molte grazie per chi vi prega con fede.” (Da Itinerari e luoghi di Sant’Umile da Bisignano)
Nella data del 9 agosto 2017, noi ragazzi della Gioventù Francescana di Bisignano abbiamo voluto cimentarci in una giornata particolare. Seguendo l’esempio di San Francesco d’Assisi, che tanto amava e rispettava la natura e i suoi abitanti, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche di buon mattino e realizzare una giornata di pulizia alla grotta di Sant’Umile, estremamente importante per quest’ultimo e per la nostra comunità. La grotta era il posto dove Sant’Umile dava compimento della sua totale dedizione alla preghiera, costante e quotidiana anche durante il lavoro; essa infatti era situata vicino l’orticello che Sant’Umile era solito lavorare e durante le pause quindi era il luogo perfetto per trovare una profonda intimità con la preghiera. “Sant’Umile lavorava, la preghiera la recitava”, dice una canzone popolare sul Santo; e cosi insieme al nostro padre guardiano Antonio Martella anche noi iniziammo la giornata con una preghiera, affidando al Signore ogni nostra fatica, ogni nostra azione mossa di li in avanti! Ovviamente non è stata soltanto una giornata faticosa, assolutamente no! È stata una giornata ricca: ricca di amore per il nostro Santo e per i suoi santi luoghi, ricca di fraternità e del voler stare insieme, ricca di amicizia, ricca di condivisione della fatica. Infatti, nonostante le poche ore di sonno, il caldo asfissiante, la fatica, tutto ciò si è affievolito ed è stato tramutato in gioia, in serenità, in fratellanza! È stato bello lavorare come una squadra, sporcarsi le mani insieme per un bene più grande, far sparire ogni senso di difficoltà e calarci nella totale umiltà del lavoro!
La giornata si è svolta quindi dalla mattina in un misto di preghiera, condivisione fraterna, lavoro, fino al pomeriggio dove una volta raccolti gli attrezzi siamo tornati alle nostre case. Alla fine di essa, tutto ciò non ci ha lasciato solo stanchezza, ma un cuore più grande e allo stesso tempo più leggero, reso tale dalla felicità di aver contribuito in primis alla pulizia di un luogo cosi sacro quanto bello, ma anche dall’aver passato tutto questo in fraternità, l’uno a fianco all’altro, sperimentando un piccola ma piccolissima parte dell’umiltà che Sant’Umile metteva in quei luoghi!
Per questo, a breve sicuramente riproporremo una giornata simile: è molto importante per noi il contatto con la realtà di Sant’Umile e ci sentiamo fortunati di aver avuto un esempio cosi grande quanto tangibile essendo vissuto nella nostra comunità e nel nostro convento.
L’umiltà è sicuramente la strada fondamentale che può portare a conoscere Gesù, quel Cristo morto innocente sulla croce per i nostri peccati ma soprattutto a causa della nostra superbia e convinzione di essere noi i giusti sulla terra e lui quello sbagliato, quello da crocifiggere! Il Signore è venuto in terra per i “piccoli” e gli “ultimi”, per i “malati” (poveri di spirito e fede) e non per i “sani”, ma rimarremo sempre malati se non abbiamo l’umiltà nel nostro cuore di capire quanto abbiamo bisogno di lui, quanto abbiamo bisogno del suo aiuto, della sua presenza e della conversione.
Sant’Umile durante la sua vita ebbe tra gli svariati doni, la grazia di capire che “lui” senza di “LUI” non era nulla, ed anche di fronte ai suoi prodigi e alla devozione di chi gli stava intorno mai prese i meriti di quello che aveva fatto ma continuava a ritenersi indegno, ritenersi tra i più grandi peccatori. Ebbene ecco l’umiltà, quella di affidare tutta la propria vita a Dio, capire che tutto quello che siamo e facciamo è dono di Dio! Troppo spesso o forse ormai troppo frequentemente nella nostra società l’uomo crede di essere in diritto di “Crocifiggere” il prossimo, anche purtroppo a volte in nome di Dio, scaricando le proprie colpe su un capo espiatorio, ma non c’è niente di più sbagliato! Il capo espiatorio non rimane altro che un capo espiatorio, non è la verità, non ci dona la VERA salvezza!
Allora apriamo i nostri cuori alla verità, non seppelliamo le nostre colpe su montagne di menzogne, mettiamo da parte orgoglio, superbia, ma iniziamo ad essere UMILI, ascoltarci ed ascoltare Lui, seguiamo la via che il Cristo ci ha insegnato, anche grazie ad esempi cosi grandi e belli come quello di Sant’Umile!
“Umiltà è essere piccolo, come un germoglio, piccolo che cresce ogni giorno, piccolo che ha bisogno dello Spirito Santo per poter andare avanti, verso la pienezza della propria vita.” (Papa Francesco)
Mattia Fabbricatore
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“Il signore aveva fatto dono a fra Umile di pregare con fervore e, perché questa inclinazione divenisse perfetta nel quotidiano, gli aveva fatto scorgere un luogo in cui la preghiera sarebbe potuta diventare intimissima. Mentre lavorava, nell’orto del convento, un giorno, intravide in un angolo un’antica grotta. Stava pulendo dai rovi e dalle spine quello spazio quando si accorse che in fondo a questa caverna scorreva dell’acqua limpida. Fra Umile, che pur non avendo molta cultura era un attento ascoltatore, si ricordò di aver sentito in coro i racconti degli antichi profeti, dei padri della chiesa e dei santi che amavano nascondersi in questi luoghi segreti e bui per pregare il Signore. Lo stesso S. Francesco prediligeva salire sul monte della Verna, dove abbondavano gli incavi nelle rocce, per pregare nelle spaccature della terra. Fra Umile iniziò a frequentare questa grotta seguendo l’esempio dei più alti mistici ed esso divenne il luogo di dolcissimi privilegi. Naturalmente, le tentazioni e le difficoltà umane lo accompagnavano fin dentro la caverna: la vittoria su di esse santificò questo luogo che, nel tempo, con l’acqua che ne sgorga, si è dimostrato fonte di molte grazie per chi vi prega con fede.” (Da Itinerari e luoghi di Sant’Umile da Bisignano)
Nella data del 9 agosto 2017, noi ragazzi della Gioventù Francescana di Bisignano abbiamo voluto cimentarci in una giornata particolare. Seguendo l’esempio di San Francesco d’Assisi, che tanto amava e rispettava la natura e i suoi abitanti, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche di buon mattino e realizzare una giornata di pulizia alla grotta di Sant’Umile, estremamente importante per quest’ultimo e per la nostra comunità. La grotta era il posto dove Sant’Umile dava compimento della sua totale dedizione alla preghiera, costante e quotidiana anche durante il lavoro; essa infatti era situata vicino l’orticello che Sant’Umile era solito lavorare e durante le pause quindi era il luogo perfetto per trovare una profonda intimità con la preghiera. “Sant’Umile lavorava, la preghiera la recitava”, dice una canzone popolare sul Santo; e cosi insieme al nostro padre guardiano Antonio Martella anche noi iniziammo la giornata con una preghiera, affidando al Signore ogni nostra fatica, ogni nostra azione mossa di li in avanti! Ovviamente non è stata soltanto una giornata faticosa, assolutamente no! È stata una giornata ricca: ricca di amore per il nostro Santo e per i suoi santi luoghi, ricca di fraternità e del voler stare insieme, ricca di amicizia, ricca di condivisione della fatica. Infatti, nonostante le poche ore di sonno, il caldo asfissiante, la fatica, tutto ciò si è affievolito ed è stato tramutato in gioia, in serenità, in fratellanza! È stato bello lavorare come una squadra, sporcarsi le mani insieme per un bene più grande, far sparire ogni senso di difficoltà e calarci nella totale umiltà del lavoro!
La giornata si è svolta quindi dalla mattina in un misto di preghiera, condivisione fraterna, lavoro, fino al pomeriggio dove una volta raccolti gli attrezzi siamo tornati alle nostre case. Alla fine di essa, tutto ciò non ci ha lasciato solo stanchezza, ma un cuore più grande e allo stesso tempo più leggero, reso tale dalla felicità di aver contribuito in primis alla pulizia di un luogo cosi sacro quanto bello, ma anche dall’aver passato tutto questo in fraternità, l’uno a fianco all’altro, sperimentando un piccola ma piccolissima parte dell’umiltà che Sant’Umile metteva in quei luoghi!
Per questo, a breve sicuramente riproporremo una giornata simile: è molto importante per noi il contatto con la realtà di Sant’Umile e ci sentiamo fortunati di aver avuto un esempio cosi grande quanto tangibile essendo vissuto nella nostra comunità e nel nostro convento.
L’umiltà è sicuramente la strada fondamentale che può portare a conoscere Gesù, quel Cristo morto innocente sulla croce per i nostri peccati ma soprattutto a causa della nostra superbia e convinzione di essere noi i giusti sulla terra e lui quello sbagliato, quello da crocifiggere! Il Signore è venuto in terra per i “piccoli” e gli “ultimi”, per i “malati” (poveri di spirito e fede) e non per i “sani”, ma rimarremo sempre malati se non abbiamo l’umiltà nel nostro cuore di capire quanto abbiamo bisogno di lui, quanto abbiamo bisogno del suo aiuto, della sua presenza e della conversione.
Sant’Umile durante la sua vita ebbe tra gli svariati doni, la grazia di capire che “lui” senza di “LUI” non era nulla, ed anche di fronte ai suoi prodigi e alla devozione di chi gli stava intorno mai prese i meriti di quello che aveva fatto ma continuava a ritenersi indegno, ritenersi tra i più grandi peccatori. Ebbene ecco l’umiltà, quella di affidare tutta la propria vita a Dio, capire che tutto quello che siamo e facciamo è dono di Dio! Troppo spesso o forse ormai troppo frequentemente nella nostra società l’uomo crede di essere in diritto di “Crocifiggere” il prossimo, anche purtroppo a volte in nome di Dio, scaricando le proprie colpe su un capo espiatorio, ma non c’è niente di più sbagliato! Il capo espiatorio non rimane altro che un capo espiatorio, non è la verità, non ci dona la VERA salvezza!
Allora apriamo i nostri cuori alla verità, non seppelliamo le nostre colpe su montagne di menzogne, mettiamo da parte orgoglio, superbia, ma iniziamo ad essere UMILI, ascoltarci ed ascoltare Lui, seguiamo la via che il Cristo ci ha insegnato, anche grazie ad esempi cosi grandi e belli come quello di Sant’Umile!
“Umiltà è essere piccolo, come un germoglio, piccolo che cresce ogni giorno, piccolo che ha bisogno dello Spirito Santo per poter andare avanti, verso la pienezza della propria vita.” (Papa Francesco)
Mattia Fabbricatore
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